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Essere imprenditore ai tempi del Coronavirus


Questo articolo è dedicato a te imprenditore, che stai vivendo questo particolare momento storico di emergenza per il dilagare del Covid-19.

Parleremo di pensieri, emozioni e azioni, valuteremo cosa possiamo fare all’interno di questo scenario che sta rapidamente cambiando.
Ciò che diremo si intreccia su piani diversi, personale ed imprenditoriale, perché in questo momento dobbiamo tener conto di entrambi i livelli per poter trarre il meglio da questa situazione.

Guarda il video qui sotto, oppure continua a leggere sotto la versione “solo testo”.

PREMESSA

È evidente che quella che stiamo vivendo è un’emergenza assoluta.

Tuttavia non amo formulare ipotesi, opinioni o giudizi sulle “cause” che ci hanno condotto qui né su quello che “gli altri” dovrebbero fare.
Non mi interessa né trovo utile questo livello di discussione (se a te interessa, il web è pieno di questo tipo di contenuti).

Ho capito da tempo (e la reputo una fortuna) che non posso capire tutto.
Pertanto, ho rinunciato intenzionalmente a farlo per concentrarmi su ciò che è sotto la mia più diretta sfera di influenza: me stesso e la mia impresa.

Ti suggerisco di fare altrettanto.

L’imprenditore è spesso “solo” al comando della sua impresa, privo di persone con le quali potersi confrontare. In questo scenario di emergenza questa condizione di solitudine si sta acutizzando ancora di più.

Oggi più che mai, pertanto, il mio obiettivo è quello di esserti utile diventando un interlocutore con il quale confrontarti sulla gestione della tua attività nell’ambito di un nuovo scenario di crisi.

Ultima cosa: parlo solo di ciò che conosco o, meglio, che ho sperimentato.

Da giorni studio ciò che è accaduto e che sta continuando ad accadere in Cina. Come sai la Cina sta affrontando questa emergenza con qualche settimana di anticipo rispetto a noi. Pertanto, studiando quello che hanno fatto loro possiamo prevedere con maggiori probabilità cosa ci aspetta, sia a livello sanitario sia a livello imprenditoriale.

Ritengo che in questo momento la priorità di tutti NON deve essere quella di continuare a fare business nonostante quello che sta succedendo, ma fare in modo che questa situazione di crisi duri il meno possibile.

Per fare questo è opportuno attenerci con scrupolosità a quelle che sono le indicazioni che ci vengono fornite perché altrimenti il rischio è che questa crisi duri più del necessario.
Fortunatamente in Cina pare che abbiano ormai superato la fase più critica e pertanto se ci atteniamo a queste indicazioni è probabile che anche noi riusciremo a contenere l’emergenza sanitaria nel giro di qualche settimana.

Io ho fiducia che sia così.

 

COSA PUOI FARE TU COME PERSONA?

Nel sistema Intraprenditori, la tappa numero uno del metodo è intitolata “RICOMINCIO DA ME” ed è rivolta alla persona prima ancora che all’imprenditore.

È, pertanto, inevitabile che in questo momento mi rivolga a te, innanzitutto come persona.
Non solo: “fare business è uno sport di squadra”, quindi mi rivolgo a te come “persona tra le persone” (collaboratori e clienti in primis).

In questo contesto occorre comprendere  il ruolo fondamentale che rivestono le EMOZIONI per ogni persona.
Troppo spesso siamo portati a pensare che nelle decisioni ci sia una forte componente razionale. In realtà chi comanda sono le emozioni e in questi giorni possiamo averne tutti facile dimostrazione.

Tenere conto delle emozioni è fondamentale sia quando parliamo di noi, sia quando parliamo di collaboratori e clienti.

Proverò a darti un input per ognuna di queste situazioni.

  • Inizia da te: scopri come cambiare i tuoi stati d’animo.
    Credo che questi siano dei giorni preziosissimi per imparare a conoscerti e a gestire le tue emozioni poiché… “Come sei dentro, così sei fuori”.
    Le emozioni che provi dentro di te producono enormi ripercussioni su quello che sei e che fai.

    E allora cerca capire quali sono quelle cose che ti fanno stare bene e che sono in grado di cambiare velocemente i tuoi stati d’animo.

    Immagino che in questo momento il tuo stato d’animo predominante possa essere la paura o, peggio, l’angoscia.
    Si tratta di stati d’animo differenti.
    Possiamo parlare di paura quando conosciamo la fonte del pericolo.
    Tante volte la paura ci salva perché ci impedisce di farci male (ad esempio: ho paura del vuoto e quindi mi tengo distante dal ciglio del burrone), come un meccanismo di autodifesa.
    L’angoscia, invece, è più subdola poiché si verifica quando non riusciamo ad individuare con precisione quale sia la fonte del pericolo, non sappiamo da cosa dobbiamo guardarci.

    Questo è quello che sta accadendo oggi: il nemico può essere ovunque e noi proviamo angoscia.
    Pertanto se questa angoscia la teniamo dentro di noi, le consentiamo di propagarsi attorno a noi e questo non va bene perché l’angoscia immobilizza.

    Abbiamo bisogno, più velocemente possibile, di cambiare questo stato d’animo.

    Per riuscirci, non c’è una ricetta uguale per tutti, ma è fondamentale imparare a conoscere sé stessi per comprendere cosa ci serve per stare meglio.
    Abbiamo bisogno di riprendere a divertirci e sorridere. Lo faremo probabilmente in una maniera diversa rispetto a come eravamo abituati prima, ma non possiamo rinunciare a questo.

    Io per esempio adoro ascoltare musica, cantare o strimpellare con la mia chitarra, sorridere con qualche sketch divertente sul web, giocare con i miei bambini.

    Con il tempo ho imparato a comprendere che sono tutte situazioni che mi aiutano a cambiare istantaneamente il mio stato d’animo.

    Immagino che le tue attività possono essere diverse rispetto a queste ed è per questo che è importante che tu possa fermarti per individuarle e che ti impegni a dedicare loro tempo in questi giorni quando le cattive emozioni torneranno a farti visita.

  • Vesti i panni dei tuoi collaboratori.
    Il ruolo delle emozioni è fondamentale anche nella gestione del rapporto con i tuoi collaboratori.

    Così come è importante analizzare le tue emozioni così è importante comprendere anche quelle di chi lavora con te, vestire i suoi panni.

    Qual è la situazione emozionale dei tuoi collaboratori?
    Che cosa desiderano?

    In questo momento ha poco senso obbligare le persone a lavorare se è qualcosa che vivono come una forzatura.
    Piuttosto è possibile valutare assieme altre soluzioni.
    Non sono un consulente del lavoro e non mi improvviserò tale, ma ti invito a contattare il tuo consulente del lavoro e a valutare assieme a lui quali potrebbero essere le soluzioni più idonee alla tua situazione (telelavoro, ferie, cassa integrazione, ecc.).

    L’importante è che tu ti preoccupi di capire qual è l’umore dei tuoi collaboratori e che ne tenga conto perché le relazioni che si rafforzeranno in questo periodo saranno molto importanti quando questo momento di crisi sarà finito.

    La stessa cosa ovviamente vale per i clienti.

  • Vesti i panni dei tuoi clienti.
    Pochi giorni fa, Valentina, un’imprenditrice titolare di una pasticceria, mi ha chiesto:
    Come ci comportiamo sui social? Facciamo come se niente fosse?

    Ovviamente non esiste una risposta uguale per tutti a questo tipo di domanda.
    Devi provare a vestire i panni del tuo cliente e a capire se in questo momento ha bisogno di “normalità” (quindi di continuare a vedere la tua normale comunicazione), oppure se ha bisogno di “sicurezza” (ossia di sapere che stai prendendo tutte le precauzioni del caso per evitare che il problema si propaghi).

    Man mano che passano le ore questa risposta perde un po’ di significato e di valore perché le disposizioni delle autorità cambiano molto rapidamente e si riduce sempre più quello che noi possiamo fare in virtù di quello che siamo tenuti a fare, ma tu non rinunciare mai a vestire i panni del tuo cliente!

    D’altra parte l’impatto di questa situazione nella nostra vita quotidiana è talmente radicale che ti sarà sempre più semplice immaginare quello che gli altri provano e possono aspettarsi da te poiché ognuno di noi sta vivendo sulla propria pelle la stessa situazione di forte stress e disagio.

    Passiamo ora all’aspetto imprenditoriale.

COSA PUOI FARE TU COME IMPRENDITORE?

  • Pensa a lungo termine e dotati di un piano.
    Sicuramente non posso limitarmi a dirti: “Pensa positivo, andrà tutto bene!”.

    Hai bisogno di un piano.

    Come imprenditore una buona attività di pianificazione può anche aiutarti ad allentare la tensione perché ti offre una maggiore sensazione di controllo.

    Questa crisi ti dirà molto dell’imprenditore che sei stato fino ad oggi, ossia quanto sei stato bravo a gestire la tua impresa fino a questo momento. Viceversa i nodi verranno inevitabilmente al pettine… purtroppo. Per alcuni sarà un problema gigantesco, enorme. Alcuni saranno schiacciati da questa emergenza. Altri ancora avranno l’opportunità di uscirne più forti, ripartendo con una nuova consapevolezza.

    Questa emergenza sta appiattendo la prospettiva.
    Mi hai sentito dire tante volte “pensa in grande” e “pensa a lungo termine”.
    Oggi è sicuramente più difficile farlo perché quello che conta per tutti è il momento presente.
    Allo stesso tempo da imprenditore non puoi perdere la prospettiva e la visione del medio lungo termine, quindi devi essere in grado di barcamenarti tra la gestione dell’attuale situazione e il pensare a ciò che sarà dopo.

    Oggi più che mai, pensare a lungo termine non è un’opzione per un imprenditore, ma una necessità.
    In questo momento quello che può traghettarti verso lo scenario futuro è la pianificazione.

    Metti in conto che le cose potrebbero non tornare come prima.
    Metti in conto che  si sta realizzando un vero e proprio cambio di paradigma.Probabilmente dopo questa emergenza si evidenzierà la necessità di trovare un modo nuovo  di fare impresa, sia da un punto di vista pratico che di intenti. Approfitta per ri-pensare al tuo modello di business, per sperimentare, testare, per trovare modi nuovi di “dare valore”.
    Io sono sicuro che nel “post Coronavirus” emergerà, in una maniera ancora più importante, il ruolo sociale dell’impresa (ma di questo ti parlerò un’altra volta).

    Nell’ottica di pensiero a lungo termine, devi iniziare a comprendere che questa crisi può trasformarsi in un’opportunità. E tu devi farti trovare pronto a coglierla. Anzi, devi lavorare in maniera proattiva per generare opportunità. 

    Ovviamente non parlo di approfittare della situazione e fare sciacallaggio e neanche di continuare a fare attività nonostante le prescrizioni delle autorità. Io stesso ho deciso di sospendere momentaneamente l’attività commerciale della mia azienda (nonostante si svolga prevalentemente online) perché in questo momento avverto altre priorità.
    Interrompere l’attività commerciale non significa, però, smettere di fare marketing. Anzi, tra poco ti dirò cosa possiamo fare in questa direzione avendo ben saldi i piedi in quello che sta succedendo, ma proiettandoci già verso lo scenario futuro.

  • Fai un budget previsionale dei tuoi flussi di cassa.
    Un aspetto a cui devi prestare molta attenzione in questo momento è la liquidità.

    Fermati a fare un’analisi e costruisci, se non sei già abituato a farlo, un budget previsionale dei tuoi flussi di cassa relativo alle prossime settimane.

    Che cosa dovrebbe accadere?
    Quali incassi dovresti ricevere?
    Quali uscite dovresti sostenere?
    Quale sarà il saldo di questi flussi?
    Sarà positivo o negativo?

    Verosimilmente gli incassi si ridurranno, in alcuni casi anche in maniera molto importante; tienine conto e comincia a capire quanto ossigeno hai per poter andare avanti in apnea in queste settimane.Se ti rendi conto di essere un po’ a corto di ossigeno comincia a fare un’analisi dei pagamenti che dovresti effettuare.

    Bloccare tutti i pagamenti non ha senso. Prova a suddividere i fornitori in tre fasce:
    A) quelli che vanno assolutamente pagati perché legati a forniture essenziali per il proseguo o per la ripartenza della tua attività. Fornitori con i quali hai un rapporto importante e di cui non vuoi perdere la stima e la fiducia.
    B) quelli che puoi rinegoziare o pagare parzialmente.
    C) quelli che in questo momento puoi evitare di sostenere e posticipare.Ovviamente dovrai intraprendere un’attività di gestione di queste situazioni, contattando ogni fornitore in modo da condividere la tua decisione e ascoltare anche il loro punto di vista al fine di giungere assieme alla soluzione migliore per entrambi.

    Nel tuo budget di previsione considera anche che alcuni clienti potrebbero, a loro volta, non pagarti o non farlo appieno e nei tempi. Alcune volte questa decisione non dipenderà neanche dalla loro volontà, ma d’altra parte… siamo tutti sulla stessa barca.

    L’importante (ecco un’opportunità!) è accrescere enormemente la consapevolezza di come funzionano i flussi di cassa del tuo business.
    Il budget previsionale dovrebbe essere uno strumento indispensabile, il pane quotidiano per ogni imprenditore.

    Se hai fatto bene questo lavoro in passato oggi ne trarrai un grande beneficio.
    Se fino a questo momento non hai fatto nulla, questa per te diventa la priorità assoluta: fermati e fai questa analisi!

    Per avere uno scenario ancora più completo, contatta il tuo commercialista per capire quali possono essere altri interventi a sostegno della liquidità (come, ad esempio, differire il pagamento degli f24 e usufruire del ravvedimento operoso) oppure se ci sono altre misure eccezionali varate nel frattempo dal Governo.

    Allo stesso tempo non perdere mai di vista la tua responsabilità da imprenditore. L’impresa è tua, pertanto non limitarti ad aspettare che arrivi qualcuno a salvarti, ma fai ciò che è sotto la tua stretta sfera di influenza per migliorare la tua situazione.

    E così veniamo al marketing, che è un altro pilastro fondamentale del business sul quale sento di poterti dare dei suggerimenti che possono rivelarsi preziosi, non soltanto per gestire l’oggi, ma soprattutto per farti trovare pronto domani.

  • Diventa un punto di riferimento per la tua tribù.
    La maggior parte delle persone, in questi giorni, si stanno riversando sul web alla ricerca di informazioni e punti di riferimento.
    L’opportunità che si può cominciare a costruire in queste settimane è quella di farsi trovare, di diventare capo tribù per la tribù composta dai tuoi clienti e potenziali clienti.

    Nell’articolo “La base (sottovalutata) della tua strategia di marketing” ho parlato di quanto sia importante avere una chiarezza cristallina sulla propria tribù. Ecco, da oggi in poi sarà ancora più importante, perché le persone si spostano sul web alla ricerca di punti di riferimento e noi dobbiamo farci trovare pronti con il nostro marketing fortemente basato sui contenuti. Contenuti che in questo momento non hanno necessariamente la finalità di vendere, ma di costruire un legame di apprezzamento e fiducia, di aiutare le persone a orientarsi, a fare scelte in maniera più consapevole, ascoltarle e tranquillizzarle.

    Questo è un lavoro che ci può consentire di acquisire un importante vantaggio competitivo quando tutto ripartirà, e – ripeto – ripartirà in una modalità diversa.

    Non voglio dalle mie parole traspaia che sarà semplice.
    Non sarà semplice. Sarà difficile, per alcuni sarà doloroso, molto doloroso. Tuttavia dolore e fatica, difficoltà e ostacoli servono ad evolvere.Quello che facciamo attraverso Intraprenditori, nel momento in cui ci proponiamo di portare un’attività verso un nuovo livello di risultati, è proprio fare leva su questi ostacoli e metterseli alle spalle. Non è certamente qualcosa che è facile fare, ma ad un certo punto diventa inevitabile.

    Per chi ripartirà si prospetta uno scenario nuovo, uno scenario nel quale avremo un pubblico sempre più attento a quello che succede on-line.
    L’opportunità che abbiamo (un’altra!) è di costruire delle relazioni di apprezzamento e fiducia con i componenti della nostra tribù.

    Ci sono aziende che si stanno già reinventando, che stanno cominciando a creare e-commerce, che stanno testando nuovi prodotti/servizi online o che stanno cambiando il loro modo di fare marketing. Fallo anche tu.

    In conclusione, qualsiasi sia la tua attività (che tu abbia un negozio di paese o un business internazionale), qualsiasi sia il tuo settore, fai comprendere a chi ti segue che ci sei, anche se non puoi essere presente fisicamente in azienda per erogare i tuoi servizi o vendere i tuoi prodotti.

    Continua a produrre valore per loro. Anzi, trova modi nuovi di creare valore per la tua tribù.

Valore è una parola chiave del nuovo paradigma che si andrà disegnando.
Chi saprà adattarsi avrà una grande ricompensa in termini non solo economici ma anche emotivi e, più in generale, di ben-essere.

Ho scritto questo post con l’idea di esserti vicino e di produrre valore per te.

Se hai delle domande, scrivile e ti risponderò con il cuore.
Raccontami come stai vivendo questa emergenza, che iniziative stai mettendo in campo, come stai riorganizzando la tua attività.

Più in generale, fammi sentire la tua voce!

Condividi un pensiero, condividi una difficoltà, una paura o un messaggio di fiducia. Fatti promotore del supporto che vorresti ricevere e io e il mio team proveremo a dartelo.

Chiudo questo articolo con una piccola postilla.
Ognuno di noi oggi ha una responsabilità nei confronti del prossimo, non soltanto della tribù dei propri clienti ma di tutte le persone con cui veniamo in contatto.

Mi riferisco, in particolare, all’abuso che si sta facendo in queste ore dei social, Facebook soprattutto.
Da imprenditori non possiamo approcciarci a questo strumento come dei semplici “consumatori”, fruendo in maniera passiva tutto ciò che ci viene propinato, ma dobbiamo assolutamente ragionare, anche in questo caso, da “produttori” e decidere in maniera consapevole che tipo di contenuti vogliamo fruire e di quali contenuti vogliamo farci portavoce.

Bandiamo dalla nostra bacheca tutto quello che genera stress, ansia, paura, rabbia e angoscia.
Cerchiamo di farci promotori di messaggi di fiducia e compassione, messaggi d’amore che possono trasformare le emozioni negative che albergano in noi e nelle persone che ci stanno intorno in emozioni sempre più positive.

Andiamo avanti verso il nostro livello successivo con fiducia.
Oggi, ancora più forte di sempre, ti dico:

Pensa in grande, pensa a lungo termine, agisci in fretta, agisci con intensità

Andrea Lagravinese

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1 COMMENTO

  1. Salve sono un ristoratore che con questa situazione non ha fatto da gennaio rinnovi di contratti ai dipendenti ma solo prestazioni occasionali con debiti con fornitori finanziamenti leasing tasse tributi iva non pagate dal blocco corona chiusi definitivamente senza sapere come fare e quando ci permetteranno di riaprire sicuramente con piu difficoltà di prima

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